MASTERCLASS: Dal processo creativo alla realizzazione di preparazioni corali

Damiano Dal Farra è l’attuale chef della storica Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago, nel Bellunese, un locale di famiglia che ha una storia di oltre 120 anni e detiene una stella Michelin dal 1997. Damiano, appartenente alla quarta generazione della famiglia Dal Farra, ha portato alla Locanda uno stile che fonde le tradizioni culinarie del Veneto con influenze moderne, frutto delle esperienze internazionali vissute in Italia e all’estero, tra cui Lussemburgo e Inghilterra​. La cucina di Damiano è profondamente radicata nel territorio dell’Alpago, con un’attenzione particolare alla cacciagione e ai prodotti locali. Tra i piatti simbolo della Locanda si trovano la Degustazione di agnello d’Alpago e il Sandwich di camoscio con maionese al ginepro e lampone, espressioni di una cucina che esalta sapori autentici, rispettando semplicità e tradizione​. La sua filosofia culinaria, improntata alla valorizzazione delle materie prime e alla ricerca dell’eccellenza, rispetta le origini familiari ma guarda anche a influenze straniere, come quelle francesi e asiatiche, offrendo un’esperienza gastronomica che racconta la storia della sua terra con creatività e passione.

Luca De Col è il party chef della Locanda San Lorenzo a Puos d’Alpago, una struttura storica gestita dalla famiglia Dal Farra e nota per la sua cucina stellata Michelin, che combina tradizione e innovazione. Luca De Col svolge un ruolo cruciale nella gestione degli eventi gastronomici della Locanda, affiancando lo chef Damiano Dal Farra nella preparazione di menù creativi che valorizzano i sapori del territorio, come l’agnello d’Alpago e ingredienti tipici delle Dolomiti. La Locanda San Lorenzo è un punto di riferimento per la cucina veneta, che unisce qualità delle materie prime e tecniche contemporanee, con De Col che contribuisce a rendere ogni esperienza gastronomica unica e memorabile​

Maestro di gelateria e pasticceria radicato nel territorio e nell’estetica.

Nato a Barga, in provincia di Lucca, Luca Bernardini si è avvicinato alla pasticceria dopo il diploma in elettronica, affascinato dal potenziale creativo del gelato e delle creazioni artigianali. Dal 2003, con l’apertura della sua prima gelateria, ha dato vita a un progetto che si è esteso a tre punti vendita “Fuori dal centro” in Toscana. Qui offre gelati, monoporzioni e torte premiate con i Due Coni del Gambero Rosso, ispirati dalla stagionalità e legati a ingredienti locali come la fragola di Sillano e la pesca del Morianese. Oltre alla qualità delle materie prime, Bernardini ha una grande dote nel creare equilibri di forme e colori nelle sue preparazioni, esaltando il gusto con un’estetica essenziale e armoniosa che valorizza ogni suo prodotto.

Renato Trabalza, nipote di Elena Fabrizi, meglio conosciuta come la leggendaria Sora Lella, è un cuoco e gelatiere che ha radicato la sua carriera nella tradizione culinaria romana. Insieme ai suoi fratelli, gestisce la storica Trattoria Sora Lella sull’Isola Tiberina a Roma, portando avanti la cucina di famiglia con una dedizione alla qualità e ai sapori autentici. Renato ha iniziato nel settore nel 1994, specializzandosi nella preparazione di piatti che rispettano le ricette tradizionali pur integrando tecniche moderne​.

​La sua passione per il gelato si è evoluta negli anni, portandolo ad aprire, insieme alla compagna Barbara Poggi, la gelateria Maritozzi e Gelato a Bologna. Questo locale fonde la tradizione romana con l’innovazione, offrendo gusti ispirati alle ricette familiari, come lo “StracciaLella” (una stracciatella con confettura di albicocca in omaggio a sua nonna) e varianti vegane e senza lattosio​

La gelateria è particolarmente apprezzata per il maritozzo farcito, un classico della pasticceria romana che Renato ha portato a Bologna per condividere un pezzo della sua tradizione familiare con il pubblico emiliano​.

Michele Di Carlo, conosciuto come il Gustosofo, è un esperto del gusto che ha dedicato la sua vita a esplorare e descrivere il mondo dei sapori in modo unico e coinvolgente. Con le sue parole, Di Carlo riesce a evocare immagini vivide: un sorso di vino diventa un bouquet di fiori e spezie dell’infanzia, un cucchiaio di ceci neri racconta il profumo della legna arsa nel camino, e un sorso di gin ricorda gli agrumeti siciliani e gli ibiscus della Sardegna.

La sua filosofia si fonda su un principio chiaro: gustare è un’arte che coinvolge tutti i sensi. Di Carlo sostiene che “non si beve solo con la bocca, ma prima con gli occhi, poi con il naso e infine con il cuore”. Ogni sorso è un viaggio emotivo e sensoriale che si collega ai ricordi più intimi e apre “i cassetti della memoria”.

Il percorso di Michele Di Carlo nel mondo del gusto inizia a 15 anni, quando il primo incontro con un cocktail di qualità gli ha rivelato il valore di ciò che lui definisce “opere d’arte” nel bicchiere. Da allora, ha sviluppato una profonda passione per il “bere bene”, un impegno che si è trasformato nella missione di educare il pubblico alla cultura del gusto.

Con un approccio che lui stesso definisce “pulito, giusto e sostenibile”, Di Carlo non si limita a descrivere sapori, ma cerca di civilizzare il gusto, elevandolo a esperienza completa e consapevole. La sua filosofia si rivolge a chi vuole scoprire il vero significato del bere e gustare, attraverso un linguaggio che rende ogni assaggio un’opera viva e vibrante.